Per andare in ufficio, tutti i giorni percorro in auto il viale del Muro Torto. Una delle cose che ha sempre catturato la mia attenzione e che volevo fotografare era questo ingresso a un acquedotto sotterraneo dell’antica Roma.
Non è stato facile scattare la foto. Non c’è un posto dove fermarsi, la strada o è intasata dal traffico, o quando è libera, tutti vanno di corsa.
Qualche giorno fa finalmente ho avuto l’occasione giusta, velocità moderata, pochi veicoli et voilà! Foto scattata “al volo” direttamente dall’interno della mia automobile (si può vedere la sagoma del finestrino).
L’acquedotto dell’Acqua Vergine è l’unico di epoca romana ancora funzionante dopo venti secoli. La sua acqua non è più potabile, ma viene usata per l’alimentazione di quasi tutte le fontane della zona del centro (quella dei Quattro Fiumi a Piazza Navona, quella della Barcaccia a Piazza di Spagna, quella di Trevi e altre). La costruzione dell’acquedotto fu voluta da Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, che lo inaugurò il 9 giugno del 19 a.C., per alimentare la nuova zona di Campo Marzio e soprattutto per rifornire le omonime terme. La leggenda vuole che il nome dell’acquedotto derivi da una fanciulla che suggerì ai soldati di Agrippa l’esatta ubicazione delle sorgenti che fino ad allora erano state cercate senza successo. A sostegno della leggenda presso il bacino di raccolta si trovava un’edicola con l’immagine dipinta della ninfa delle sorgenti. Più verosimilmente il nome deriva invece dalla purezza e dalla freschezza delle acque. |
Going to my office every day I travel by car on Viale del Muro Torto. One thing that always caught my attention and I wanted to photograph was this entry to a subterranean aqueduct of ancient Rome.
It was not an easy shooting. There’s no place to stop. The road is either blocked by traffic or traveled at high speed.
Few days ago I finally got the chance… moderate speed, few vehicles and voila! Photo taken “on the fly” directly from inside my car (you can see the outline of the window).
The Aqua Virgo is the only Roman aqueduct still working after twenty centuries. Its water is not potable, but is used to power almost all the downtown fountains (the one named “of Quattro Fiumi” in Piazza Navona, the Barcaccia in Piazza di Spagna, the Trevi Fountain and many others). The construction of the aqueduct was decided by Agrippa, son-in-law of Emperor Augustus, who inaugurated it the 9 June 19 BC, to power the new zone of Campo Marzio and mainly to supply the homonymous terme. Legend has it that the name of the aqueduct derives from a maiden who suggested to the soldiers of Agrippa the exact location of the sources for what they searched without success until then. In support of the legend in the catchment area was a shrine with the painting of the nymph of sources. Most probably the name derives, instead, from the purity and freshness of water. |