La parola gasometro è stata coniata nel 1800 da William Murdoch. Murdoch è l’ingegnere scozzese che per primo ottenne il Syngas (gas derivato dal carbone). In molte città vennero costruite queste strutture per immagazzinare (temporaneamente) il gas destinato all’illuminazione (il Syngas). Con l’avvento del metano i gazometri sono andati in disuso e oggi sono spettacolari esempi di archeologia industriale. A Roma ne sono stati costruiti 4, ma solo uno è abbastanza alto da essere visto da quasi ogni parte della città. Nel 2006, durante la manifestazione chiamata Notte Bianca, sono stati disposti sull’intero corpo della struttura circa 10 chilometri di fibra luminosa, composta da oltre 1 milione di lampadine. Il Gazometro divenne così il “Luxometro”! Oggi la struttura è abbandonata, ma si parla di un recupero tramite un progetto che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici sui quattro gazometri. |
The word gasometer was minted in 1800 by William Murdoch. Murdoch is the Scottish engineer who first achieved the Syngas (gas derived from coal). In many cities were built these structures to store (temporarily) the gas (Syngas) used for lighting. With the advent of the methane, the gasometers went into disuse and today are spectacular examples of industrial architecture. In Rome there were built 4, but only one is high enough to be seen from almost every part of the city. The Gasometer became the “Luxometer”! Today the structure is abandoned, but rumour has it that the 4 gasometers will be recovered by a project that involves the installation of photovoltaic systems. |